INCONTRO REGIONALE DEGLI INCARICATI DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

INCONTRO REGIONALE DEGLI INCARICATI DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

 

Martedi 24 ottobre 2017 si è svolto ad Altavilla, l’incontro dei responsabili diocesani del “Sovvenire” (promozione del sostegno economico alla chiesa cattolica).

Di seguito ecco la sintesi dell’incontro presentata dal referente regionale diac. Carlino Giorgio della Diocesi di Torino.

Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica

Regione Ecclesiastica Piemonte e Valle d’Aosta

 

Torino, 24 ottobre 2017

Sintesi incontro Regionale in Alba.

 

In ottobre si è effettuato l’incontro Regionale presso la Diocesi di Alba.

Erano presenti 13 diocesi su 17. Assenti Asti, Casale Monferrato, Saluzzo e Vercelli. Erano presenti alcuni Vicari e collaboratori degli incaricati. E’ stato un momento sereno di scambio delle esperienze e abbiamo condiviso lo sviluppo e le problematiche di ogni territorio e raccolto una serie di aggiornamenti ed iniziative per coordinare e sviluppare secondo le necessità di sensibilizzazione e promozione. L’incontro risulta sempre prezioso perché ogni incaricato relaziona le proprie difficoltà e successi avuti.

Accolti dal Vescovo ordinario Mons. Brunetti, che ha espresso il suo ringraziamento per l’opera degli incaricati molte volte difficile,  ha esortato a proseguire con temperanza per la necessità di far conoscere il Sovvenire ed i suoi valori. Erano presenti anche il Vicario Generale e l’Economo della Diocesi ospitante.

Abbiamo messo in comune le esperienze di ogni incaricato e sono emerse per tutti le difficoltà di trasmettere ed informare sui valori del Sovvenire come appartenenza e comunione, perché esiste fondamentalmente una indifferenza al tema principalmente da parte del clero. Ma viene ribadito sia fondamentale lo sviluppo della rete dei Referenti Parrocchiali e che vengano ufficialmente riconosciuti dal Vescovo. Essi sono prossimi alla gente e concretamente possono aiutare nel caso della raccolta delle firme dei CUD che non vengono più inviati, oltre che trasmettere l’importanza di partecipare alle offerte liberali, che sono fortemente in calo. Al momento solo 3 diocesi hanno una presenza significativa di referenti parrocchiali, per la difficoltà di reperire le risorse disponibili.

E’ emersa l’opportunità di poter suggerire la programmazione di eventi parrocchiali che risultano un’ottima opportunità di inserire il Sovvenire, come lo è stato per il concorso TuttixTutti. E’ stata sollecitata la raccolta delle opere da inserire nella banca dati centrale, poiché la conoscenza delle opere è stato ribadito sia il mezzo migliore per trasmettere i valori del Sovvenire. Interessante il risultato di Torino dove attraverso gli incontri nei vari ambiti della diocesi ed utilizzando anche il concorso (14 eventi realizzati in due mesi), sono stati individuati i primi 23 referenti ed ora con un piano organico si intende raggiungere il numero di 64, uno per ogni Unità Pastorale.

Come sempre la meditazione di S.E. Mons. Mana ha approfondito gli aspetti spirituali del Sovvenire. La sua riflessione è stata molto interessante perché ha fatto riflettere su una visuale più ampia dell’impegno dell’incaricato del Sovvenire. Ha voluto dare un significato del Sovvenire non solo visto come 8 per mille e offerte deducibili. Il suo ambito non sia visto come a se stante, ma pienamente inserito nella pastorale diocesana. Essere delegato significa prendersi cura anche di tutto ciò che riguarda l’amministrazione ordinaria, dal bilancio diocesano, a quello dell’IDSC, delle Fondazioni, del Seminario, quindi degli Enti Ecclesiastici, fino a quello di ogni parrocchia. Basti riflettere che il bilancio stesso della Diocesi è sostenuto dall’8×1000 il che vuol dire che è a rischio delle conseguenze dell’andamento. Ha voluto toccare anche l’importanza dei legati testamentari, delle donazioni testamentarie in forte diminuzione. In sostanza vede il coinvolgimento dell’incaricato in ogni circostanza che possa favorire il buon utilizzo dei fondi a beneficio di tutta la diocesi. Insistere così sulla trasparenza necessaria più che mai per prendere coscienza dell’appartenenza alla Chiesa.

Quattro diocesi hanno avuto in questi ultimi mesi il cambio del Vescovo, pertanto ho già richiesto ed ottenuto dal presidente della CEP, di avere un breve spazio nella loro prossima riunione per poter presentare le attività e le necessità, chiedendo il supporto di ciascun Vescovo a sostegno dell’incaricato diocesano. In quella circostanza, proverò a far presente a tutti i Vescovi anche la riflessione di Mons. Mana, cercando così di far emergere l’importanza dell’Incaricato Diocesano ed il suo riconoscimento ufficiale.

Abbiamo certamente avuto molti stimoli  e siamo consapevoli che ci saranno ancora molti passi da fare in alcune Diocesi, ma sarà anche compito della mia funzione aiutare, compatibilmente al forte sviluppo della Diocesi di Torino che sarà un test di verifica utile con le nuove iniziative messe in atto dei progetti di sviluppo della rete e degli eventi parrocchiali.